Svegli contro le ‘ndrine… Nasce così la web-radio antimafia “Nessun dorma”

Si chiama Nessun dorma – come la celeberrima aria della pucciniana Turandot la prima web-radio europea antimafia, ospitata a Reggio Calabria nella sede di Croce Valanidi dell’OsserRadio Nessun Dormavatorio sulla ‘ndrangheta (ex “Museo della ‘ndrangheta”).
Oggi pomeriggio la presentazione ufficiale, svolta dal direttore dell’Osservatorio Claudio La Camera, dal procuratore distrettuale di Reggio Federico Cafiero de Raho e da Giovanni Impastato, fratello di Peppino Impastato, il noto giornalista e attivista antimafia assassinato per volontà del parente-superboss Tano Badalamenti.
Ma si sono raccolti contributi preziosi pure del procuratore aggiunto Ottavio Sferlazza, del questore reggino Guido Longo come pure di Danilo Sulis, direttore editoriale di Radio Cento Passi.

Non solo informazione: anche musica, intrattenimento, “esplorazione” della realtà circostante tra i pilastri dell’emittente radiofonica che prenderà concretamente le mosse a novembre…

Dlopreiciamo anche che giusto in seno alla presentazione (la radio tra un bimestre avrà vita grazie all’attività insostituibile del dj Filippo Lo Presti e del tecnico audio Maurizio Albanese) non è mancata la dialettica, com’è giusto che sia.
Per esempio, l’emittente radiofonica dev’essere classificata come una nuova strumentazione anti-‘ndrangheta oppure no?
Ad avviso di Sferlazza, «non ci sono dubbi che anche la radio Nessun Dorma è una forma di contrapposizione, benché di matrice culturale». Per La Camera, invece, «l’azione culturale è la mossa più giusta anche perché bisogna uscire dalla logica che vede anche le azioni di contrasto non militare alle mafie soltanto quali misure “oppositive”».

…Punti di vista, fermo restando che già esercitare un’attività (non solo) informativa in maniera libera e pienamente indipendente non può far piacere a chi ha imperniato la propria vita sull’illegalità. Resta il fatto che per una trentina di ragazzi, che verranno formati all’indirizzo d’attività giornalistiche, più strettamente radiofoniche (elaborazione e conduzione di programmi musicali) e tecniche, l’impegno in “Nessun Dorma” diventerà «mezzo per fare informazione, modello positivo, occasione d’aggregazione, strumento per creare futuro…» come lo stesso La Camera ha posto in evidenza, sottolineando che l’emittente farà comunque anche da moltiplicatore per la già importante azione militare contro le ‘ndrine.

Anche un’altra considerazione è stata svolta sul filo di opinioni distanti tra loro: la Calabria è oppure no arretrata – sul fronte imprenditoriale come sul versante dell’azione a favore della legalità – rispetto anche ad altri territori meridionali come la dirimpettaia Sicilia? «Sì, un po’ è vero… ma insomma, neanche più di tanto», ha affermato tra le altre cose Claudio La Camera. «La Sicilia? Rispetto alla Calabria, mi spiace dirvelo, ma è avanti di vent’anni», ha affermato il procuratore capo di Reggio. E questo perché «dopo le stragi, nel ’92 ha trovato il coraggio di dire “basta” e di portare avanti il cambiamento… Reggio, in questo senso, ha ancòra tanto da fare» anche perché «purtroppo rimane un pezzo di città che ama fare affari con le ‘ndrine, altri che “riconoscono” la ‘ndrangheta considerandola un male insopprimibile… Ecco, sono proprio queste persone che di fatto legittimano i clan ogni giorno».

…Ma torniamo alla radio.

Sotto il profilo del palinsesto, a Nessun Dorma una posizione-chiave l’avranno cinque-sei rubriche su temi spinosi: le diversità di genere o il “pianeta” femminile, la musica o le mille emergenze che viviamo (per esempio quella relativa all’immigrazione). «Per il resto – ha affermato Claudio La Camera – questa radio la realizzeremo in progress», citando anche le già attivate sinergie con Casa Memoria e Radio Cento Passi.

Radio il cui direttore Sulis non ha mancato l’appuntamento, ponendo in evidenza il valore aggiunto pure sociale della nascita di un avamposto radiofonico del genere: «A Cinisi, con l’avvento della radio sono nate tantissime band musicali, incentivate dall’esistenzaa anche di uno spazio per potersi esibire e attraverso il quale far ascoltare la propria musica», rammentando l’esperienza palermitana di alcuni decenni prima con RadioPal, prima radio libera siciliana. E l’emittente dedicata a Impastato non s’è voluta intestare “Radio Aut”, come quella – storica – cui diede vita il giornalista e operatore culturale assassinato da Cosa Nostra, ma “Radio Cento Passi” per ragioni forse meno evocative ma di maggior “presa” per le giovani generazioni (inevitabile, anzi voluto, il rimando al film di Marco Tullio Giordana).
E Sulis ha aggiunto che volontariamente l’emittente è stata fondata il 5 gennaio, giorno di nascita di Peppino Impastato, «perché noi le vittime le ricordiamo col giorno del loro compleanno e non con quelle della loro uccisione… e poi perché non ci andava di mischiarci con certa gente: avessimo scelto il giorno della morte, sarebbe stato inevitabile».

Sferlazza ha invece evocato il sequestro, a Rosarno, di un’emittente radiofonica nella materiale disponibilità della cosca Pesce; ma pure le grandi potenzialità che una radio offre «per far “passare” il messaggio culturale legato alle donne di ‘ndrangheta, dalla ribellione di Giuseppina Cacciola sfociata nel suo tragico suicidio alla collaborazione con la Giustizia di Giusy Pesce».
E mentre il procuratore aggiunto reggino ha messo in guardia da «molta disinformazione e informazione “intossicata” per via di disegni difficili da decifrare» in Calabria, il questore Longo ha esortato a rappresentare una sponda in grado di veicolare «corretta informazione, una politica onesta e pulita, “modelli” significativi per i giovani».

E se il questore Guido Longo ha rammentato il proprio contributo, a Palermo, sulle indagini per gli omicidi dei commissari Ninni Cassarà e Beppe Montana, se Sferlazza ha ricordato d’aver contribuito alla sentenza per il delitto Chinnici e di esserne stato pure l’estensore, l’intervento di Giovanni Impastato s’è incentrato quasi completamente sulla vita del fratello, la rottura con l’opprimente cappa mafiosa parentale, la nascita di Radio Aut sùbito dopo la breve esperienza dello stesso segno di Danilo Dolci.

Adesso, per la radio web Nessun Dorma, è il momento di scaldare i motori. A novembre, il fischio d’inizio. Anche se alle ‘ndrine non piacerà.

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