Aeroporto dello Stretto, per PeopleFly falsa partenza. Ma in fondo, anche Carl Lewis…

CLCarl Lewis (nella foto qui a lato) è – considerando qualsiasi sport vi venga in mente – uno degli atleti più forti e importanti di tutti i tempi. Già solo il fatto che sia stato un plurimedagliato olimpico (9 medaglie d’oro e una d’argento fra 100 metri, 200, staffetta 4×100 e salto in lungo…) in più discipline, ma da aspro antagonista del doping benché, paradosso per un Campione come lui, nell’88 sia stato a sua volta trovato positivo a tre sostanze: perché, spiegò, i tre prodotti in questione erano contenuti in prodotti regolarmente quanto incautamente acquistati in erboristeria.
Chissà…

Quel che è sicuro è che Frederick Carlton Lewis (questo il suo nome all’anagrafe) da stupendo eroe dell’atletica leggera aveva un “vizietto”: le false partenze. Non c’è giudice di gara di quei tempi che non se ne ricordi… Il fatto è che, rispetto ad altri incredibili velocisti di quei tempi, Lewis era dotato di minor reattività nell’uscita dai blocchi di partenza: cercava di compensare scattando qualche frazione di secondo prima dell’effettivo colpo di pistola a salve dello start, per non risultare penalizzato rispetto agli altri concorrenti; che poi batteva quasi sempre, in ogni caso…
Un atteggiamento da “indisciplinato cronico” che più volte gli costò persino la gara, per via di qualche doppio false start, come si dice in gergo.

…Il bello è che, assecondando l’antica tradizione secondo la quale «si commettono sempre gli stessi errori», Il figlio del vento – come fu soprannominato – ha diabolicamente perseverato nel suo errore. E così anche 6 anni fa, quando ha tCarl Lewisentato di candidarsi al Senato in New Jersey, è stato fermato dai giudici, non avendo un requisito indispensabile per la sua ennesima corsa (elettorale, in questo caso): essere stato residente in quello Stato degli Usa almeno negli ultimi quattro anni prima del voto.
Inevitabili le sue dichiarazioni a discarico («Ho sempre amato la competizione…»), inevitabili i titoloni della gutter press americana («Carl Lewis candidato in New Jersey, falsa partenza»).

Beh, dopo avervi raccontato qualche gustoso aneddoto su uno dei più straordinari campioni dello sport di tutti i tempi, rimane da chiarire solo una cosa.
…Ma perché ve ne stiamo parlando?

Il fatto è che la vicenda di questa fantastica sprint legend ci sembra avere punti in comune PeopleFlycon le tortuosità dell’Aeroporto dello Stretto; almeno quanto alle false partenze

Ricordate le nostre anticipazioni sui voli PeopleFly?
Bene.

Male, cioè.
Perché i primi voli della compagnia di brokeraggio aereo guidata dall’imprenditore veneto – trapiantatoCaldart in Sardegna – Andrea Caldart (vedi foto) sono già stati rinviati.

Abbiamo approfondito all’istante un’indiscrezione che ci è appena giunta alle orecchie.
E abbiamo riscontrato che in effetti i collegamenti PeopleFly dallo scalo reggino verso Fiumicino (Roma) e verso il “Valerio Catullo” di Villafranca (Verona) e viceversa non prenderanno più il via il 2 giugno ma, come regolarmente e tempestivamente comunicato via email agli interessati, il 19 sempre del mese prossimo.

Naturalmente, averlo comunicato “per tempo” è importante, così com’è importante aver sùbito offerto disponibilità ad avviare il rimborso o a riprogrammare su altra data il volo cancellato, secondo le preferenze degli utenti-passeggeri.
Naturalmente, tutto questo però non basta a lenire lo scorno, in questa fase almeno, di un certo vulnus d’immagine per la compagnia di brokeraggio che, pur dichiarandosi fin dall’inizio non sostitutiva del servizio già garantito (quasi in posizione di monopolio) da Alitalia, ha comunque giustamente alimentato le speranze dell’area dello Stretto quantomeno di non essere “tagliata fuori dal mondo” nel momento in cui l’ex compagnia di bandiera andasse effettivamente ad abbandonare lo scalo, come tutto lascia presumere e come già Alitalia aveva fatto prima dell’intervento in extremPeopleFly2is del ministro a Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio.

Ma l’aziendatalora tirata in ballo per pratiche commerciali considerate controverse, come osserva in queste ore qualche associazione consumeristicacosa dice, al riguardo?

Stando al ceo di Peoplefly, Caldart appunto, non saremmo di fronte a scenari apocalittici, ma a un mero slittamento di 17 giorni del concreto avvio dei collegamenti da/per l’Aeroporto dello Stretto, «nell’àmbito della riprogrammazione dei voli charter che abbiamo ideato», dovuto anche all’esigenza «di completare l’attività organizzativa interna in modo da rendere people3il più automatico possibile il nostro lavoro, e ancor migliore» per l’utenza.

Anche l’imprenditore bellunese evidenzia come siano «già stati avviati i rimborsi, per chi ne ha fatto richiesta in risposta alle nostre comunicazioni», ma mette l’accento anche sulla circostanza che in diversi casi gli stessi passeggeri hanno acconsentito di buon grado alla riprogrammazione (peraltro, del tutto confermati gli orari già divulgati e i giorni dispari per i collegamenti: lunedì, mercoledì e venerdì).

Non basta.
Malgrado questo “debutto con rinvio”, in apparenza poco incoraggiante, in realtà PeopleFly fa sapere d’avere in cantiere grandi novità.
Per esempio, l’inserimento in flotta di un Boeing “737” da basare all’aeroporto reggino, per incardinarvi collegamenti aerei con destinazione Milano-Orio al Serio (Bergamo), Praga (capitale della Repubblica Ceca) e Vilnius (capitale della Lituania)

E in àmbito locale, dalla partnership con alcuni imprenditori prenderà presto il via la fidelity card PeopleFly.
Broker aereo specializzato in charteristica che, insomma, non “lascia” ma “raddoppia”.
Anzi, anche per sfondare in modo definitivo un certo muro di sfiducia che circonda qualsiasi iniziativa (non solo in àmbiti produttivi, per la verità) dalle parti dello Stretto, sta lavorando a ritmi forsennati per “blindare” i biglietti acquistati. Lo strumento individuato insieme a un partner i cui tratti identificativi dovrebbero essere annunciati  già nei prossimi giorni risulterebbe un particolare ticket aereo che includa l’assicurazione per l’eventuale cancellazione del volo e persino per ogni problema si possa riscontrare coi bagagli.

E la falsa partenza?
Ma se lo faceva sempre anche Carl Lewis

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