Sgarbi: mi candido a Presidente della Regione Calabria

«CertSgarbio che mi candido. E stavolta riparto dai territori. Sùbito. Dopo l’addio del mio amico Peppe Scopelliti, al quale per carità auguro tutte le fortune e al quale chiedo di formalizzare le proprie dimissioni il più rapidamente possibile, adesso voglio fare il governatore della Calabria per insegnare a Destra, Sinistra, Centro e Cinquestelle che i populismi d’ogni colore sono soltanto idiozie inutili e che dopo decenni una buona politica è possibile anche a Reggio Calabria, dove la prima cosa che chiederò da Presidente della Giunta regionale è un Qrt nuovo di zecca che dichiari incompatibili con la bellezza dei luoghi quei ridicoli lidi notturni e quei vergognosi gazebo, o a Catanzaro, anche se piazza Matteotti è un obbrobrio completamente da rifare, voluto da architetti incapaci e da politicanti che sono soltanto capre, capre, capre!».

Così l’ex sottosegretario alla Cultura ed ex sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi, nel corso della puntata di Cambio Cuoco di cui il noto critico d’arte è stato protagonista ieri in prima serata sul canale tematico Lei: Sgarbi è dunque il secondo candidato ufficiale alla Presidenza per le prossime Regionali in Calabria, dopo Carlo Turino (il cui nome è stato ufficializzato appena ieri da Fiamma tricolore e Calabria sociale).

Sgarbi non è nuovo a iniziative politiche anche molto molto decise:

nella primavera del ’99 si spinse addirittura a fondare un proprio partito, Liberal Sgarbi / I Libertari, che peraltro vide proprio il territorio calabrese tra quelli in cui i sostenitori di Sgarbi riuscirono a raggiungere i maggiori consensi, esprimendo tra l’altro un consigliere regionale nella persona di Peppe Pezzimenti, ex sindaco di Gerace, splendida località della Locride.

Ma nel corso del simpatico cooking-show in onda su Lei non è man
cata una pccerfida stilettata al Pd e al suo nuovo segretario regionale Ernesto Magorno, e comunque alle modalità previste per una candidatura che s’annuncerebbe in qualche modo “terzopolista”: «Capre!, capre!, capre!, ma come fate a dire che bisogna passare per le primarie? Ma poi, cosa sono queste ridicolaggini? Primarie? Primarie di coalizione? Le primarie di coalizione del centrosinistra in Calabria, come già hanno dimostrato quelle per la segreteria regionale del partito in cui ha perso l’ex candidato sindaco di Reggio, Canale, ecco, Massimo Canale, sono uno strumento violento, antidemocratico e fascista. Altro che adottarlo anche noi: andrò avanti, mi candiderò ma per la gente, tra la gente e con la gente di questa meravigliosa terra».

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