Sinistra, a Reggio liste unitarie? Bella proposta, ma con Fds in ‘freezer’…….

Il segretario provinciale di Reggio Calabria di Rifondazione comunista, Antonio Larosa, in una nota, propone a Sel ed agli altri partiti della Sinistra “liste comuni della Sinistra per le elezioni comunali e provinciali in modo da garantire una presenza forte della sinistra nelle istituzioni locali”. Il succo della questione è che, ad avviso di Larosa, in elezioni che consentiranno a Reggio Calabria di conoscere “una decisiva stagione di cambiamento politico. Il rinnovo dei Consigli comunale e provinciale – argomenta l’ex assessore provinciale alla Cultura – può segnare una pagina nuova nella storia di questa città e della sua provincia. Da una parte, al Comune, serve mettere in campo un autentico progetto di alternativa, che ci consenta di fuoriuscire dalla nefasta stagione dello ‘scopellitismo’ e che ci proietti nella costruzione di una ‘Reggio altra’, una Reggio della legalità, della trasparenza, della partecipazione, del lavoro, dell’ambiente. Dall’altra, alla Provincia, occorre proseguire lungo il solco di un’esperienza amministrativa, quella della Giunta Morabito, che, sia pure fra tanti ritardi e mille contraddizioni, si è caratterizzata positivamente sulla lotta alla precarietà, sulla moralità e la legalità nella ‘cosa pubblica’, sulla difesa dell’ambiente e sullo sviluppo delle energie alternative, sulla gestione del bilancio e delle risorse pubbliche, sulla realizzazione di alcune essenziali opere infrastrutturali>. Ma andiamo al nodo politico… Secondo i rifondatori, “per fare tutto ciò, vi è una condizione irrinunciabile, di per sé insufficiente – ammette Larosa -, ma comunque necessaria: la presenza nelle massime assemblee elettive di Comune e Provincia di rappresentanti della sinistra, di consiglieri e forze politiche di sinistra capaci di rappresentare i valori e gli interessi dei soggetti più deboli”. E questo perché, nella visione del segretario provinciale del Prc, “non vi è cambiamento positivo senza la sinistra”. Di qui, l’appello, “una proposta chiara innanzitutto a Sinistra Ecologia Libertà ma anche ai tanti soggetti singoli e collettivi della sinistra reggina, una proposta di unità e di autonomia al tempo stesso: costruiamo insieme liste unitarie per il Comune e per la Provincia, liste competitive in cui la pluralità della sinistra venga rappresentata e si esalti nella sua proiezione esterna”. Non senza aver prima “collegialmente” stabilito “modalità di partecipazione, scelte programmatiche, simboli elettorali”. Ora, il quesito è: ma se i Comunisti italiani guidati dall’ex assessore regionale Michelangelo Tripodi solo pochi giorni fa hanno polemicamente paralizzato l’operatività in Calabria di Fds, alias la Federazione della sinistra che vede insieme Rifondazione comunista, Pdci, Socialismo 2000 (alias la quota di ex Sinistra democratica che fa capo all’ex ministro Cesare Salvi) e associazione 23 marzo “Lavoro-Solidarietà”, come si fa oggi a riesumare un concetto talmente vicino a Fds da presupporre liste unitarie? Aggiungiamo: ma come si fa anche solo a pensare a liste unitarie a Comune e Provincia della maggior città dell’intera Calabria, quando pochissimi giorni fa contro il consigliere regionale neovendoliano Ferdinando Aiello (eletto per Fds in quota-Rifondazione, come del resto appartiene a Prc l’altro consigliere regionale, cioè il segretario calabrese dei rifondatori Nino De Gaetano) è giunto un asperrimo “anatema” da parte dei dilibertiani? Attendiamo risposte. E poi si vedrà quante liste, della sola area della Sinistra radicale, avremo alle Amministrative di Reggio Calabria, che – Messina permettendo… – si preannunciano, anche se ci auguriamo di sbagliarci, come le più popolate di liste dell’intera storia repubblicana. E non certo per motivi improntati alla sincera partecipazione popolare.

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