Comune di Reggio: la Peo, Arena, la Commissione e i sindacati (1)
La Triplice sindacale? Non è «mai stata lontana dai lavoratori». Parola dei vertici della Funzione pubblica di Cgil (il segretario regionale Alfredo Iorno), Cisl (il segretario provinciale Luciana Giordano) e Uil (il segretario provinciale Nuccio Azzarà), che proprio nella sede cislina hanno incontrato i giornalisti.
La data non può ingannare: è il giorno dopo il deposito del reclamo contro l’ordinanza del Giudice del lavoro reggino Patrizia Morabito, che in veste monocratica ha accolto il ricorso d’urgenza (ex art. 700 cpc) da parte della Commissione straordinaria guidata dal prefetto Vincenzo Panico per procedere all’immediata sospensione (delle qualifiche e) degli emolumenti collegati all’erogazione di cinque progressioni economiche orizzontali dal ’99 a oggi a un’ampia platea delle maestranze di Palazzo San Giorgio.
Questo, prendendo in esame i lavoratori di categoria D, porterebbe a una decurtazione media di 350 euro al mese.
Il fatto, ha argomentato la Giordano, è che le somme in questione sono «frutto dell’autonomia negoziale che, per quanto ci riguarda, non dev’essere messa in discussione». E, cosa non da poco, la segretaria Cisl-Fps ha puntato l’indice anche contro Palazzo del Governo: «Avevamo chiesto alla Prefettura la procedura di raffreddamento dei conflitti, che non è mai stata attivata», e per questo è stato proclamato lo sciopero dell’11 giugno. (Un’astensione dal lavoro su cui non c’è alcuna «rincorsa», ha sottolineato tra l’altro Azzarà, perché fin dall’inizio le parti sociali hanno sposato «convintamente» la causa dei dipendenti del Comune reggino).
Ma la problematica di fondo – come ha ribadito a fine incontro Angela Gaetano, che per la Uil ha curato il reclamo insieme agli avvocati Ruggiero per la Cgil e Peppe Mazzotta per la Cisl – consiste nella concreta inutilità del provvedimento della terna commissariale oggi e dell’ex sindaco Demy Arena ieri (tralasceremo le pseudoargomentazioni di qualche improvvisato scudiero).
Infatti, e le forze sociali lo scandiscono bene…, quelli della contrattazione decentrata di secondo livello, anche nel momento in cui la magistratura stabilisse che a uno o a molti dipendenti comunali non toccavano le progressioni ottenute, «sono soldi dei lavoratori e non incidono sulla situazione debitoria del Comune, non potendo in alcun modo contribuire ad affievolire il disavanzo dell’Ente».
Tutto chiaro? Dubbi?
….No, perché tre profili del problema è il caso di chiarirli:
a) le progressioni possono benissimo essere indebite, per una serie di dipendenti comunali “immeritevoli” (se le sentenze seguiranno agli addebiti della Procura, basterà pensare ai lavoratori accusati d’assenteismo nell’àmbito dell’operazione “Torno sùbito”) che invece sono stati valutati “meritevoli”;
b) nel caso in cui però esistano dipendenti immeritevoli che hanno percepito indebitamente le Peo, si apre una partita enorme sul parere positivo invece espresso dai dirigenti di riferimento nelle schede di valutazione, ma pure sull’ok alla costituzione del Fondo da parte degli amministratori dell’epoca e sulla relativa validazione da parte dei revisori dei conti;
c) in tutti i casi, i due punti sopra citati non potrebbero inficiare il concetto che i soldi accantonati per contrattazione decentrata e premialità non possono che essere impiegati a questo scopo. Quindi, al di là del sacrosanto ripristino della verità dei fatti, e cioè che difficilmente si può immaginare un 99% di dipendenti comunali (o un 99% di benzinai, o un 99% di giornalisti, o un 99% di politici… fate voi) “meritevoli” per così dire di premi-produttività, anche secondo la Triplice le eventuali somme indebitamente percepite torneranno nel fondo destinati ai lavoratori per essere nuovamente loro distribuite, secondo i criteri legislativi vigenti, in occasione della nuova contrattazione decentrata. Il deficit del Comune rimarrà del tutto invariato.
(1 – continua)
Quindi è solo un caso di ritorsione, o di giustizia nei confronti dei meritevoli, ed allora perchè questa tardiva posizione dei sindacati? Aggiungere disagi e malcontento senza alcun beneficio nemmeno contabile?