Confindustria Reggio Calabria, il 20 giugno il nuovo presidente (Cuzzocrea). Dopo un “calvario” durato 6 anni

Dopo 6 annImagei di tribolazioni, Confindustria Reggio Calabria è ormai prossima ad avere una governance stabile.

Sempre che da viale dell’Astronomia non se ne “inventino” un’altra…, il 20 giugno si terrà finalmente l’Assemblea elettiva (convocata già da diversi giorni) che sceglierà senz’altro l’attuale presidente degli edili radunati nell’Ance (l’organismo confindustriale di categoria), Andrea Cuzzocrea (vedi foto).

Diciamo subito che questo step ha qualcosa di storico per gli imprenditori reggini, visto che vari “agenti” avevano portato a una sorta di “guerra senza quartiere”: e, senza girarci troppo intorno, il problema #1 che aveva piazzato una cappa inespugnabile circa gli organi di vertice in via Torrione era l’emergenza legalità.

E in questi sei lunghissimi anni è successo di tutto. Che l’industriale del caffè Pasquale “Lillo” Mauro abbia lasciato la guida degli imprenditori ad aprile 2006, tirando fuori dagli armadi confindustriali una vicenda a dir poco scabrosa: presunti “fondi neri” che l’associazione di Reggio Calabria avrebbe usato per pagare “mazzetta” a sindacalisti e imprenditori non solo del luogo. Che la questione sia letteralmente esplosa nei mesi a seguire, col commissariamento (settembre 2007) affidato all’imprenditore gioiosano del settore grafico Franco Femia, poi confermaImageto in qualità di presidente. Che l’instabilità sia drammaticamente proseguita, con qualche riunione addirittura celebrata alla presenza di esponenti delle forze dell’ordine.

E più si andava avanti, più le cose peggioravano nella sostanziale incertezza del livello nazionale di Confindustria… Nel novembre 2010 le dimissioni di Femia e il commissariamento con l’ex “numero 1” degli imprenditori calabresi, il “re del tonno” Pippo Callipo (già candidato terzopolista alla guida della Regione). E poi quasi un biennio in cui i rumors sul nome di Cuzzocrea si facevano sempre più insistenti, ma da più parti (vedi anche la vicina Sicilia del new deal “anti-pizzo”) qualche “manina” tirava fuori ancora una volta la questione legalitaria: era prudente affidare la gestione delle (ormai delicatissime) vicende in riva allo Stretto a chi ha guidato per anni una categoria, quella dei costruttori, letteralmente devastata da decine di severissime inchieste della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria circa i profondissimi rapporti con la ‘ndrangheta?

E così ne venne fuori un tira-e-molla allucinante. Con gli associati ben pronti a votare Andrea Cuzzocrea e Roma (versione Emma Marcegaglia) a mordere il freno, a chiedere adempimenti che venivano puntualmente eseguiti ma non bastavano mai!, finché due mesi fa anche Callipo, ufficialmente per «motivi personali», gettò la spugna e venne avvicendato nel ruolo di commissario dall’attuale presidente di Confindustria Calabria, Peppe Speziali (già per anni alla guida di Confindustria Catanzaro).

Adesso l’ennesimo “giro di consultazioni”, le nuove dichiarazioni programmatiche di Cuzzocrea (un paragrafo è dedicato esplicitamente al contrasto al crimine organizzato). E tutti ora trattengono il fiato. Ma, senza “scherzetti” d’ultim’ora, fra 13 giorni gli imprenditori di Reggio Calabria avranno di nuovo una guida degna di questo nome, o meglio: che – inevitabile contrappasso – dovrà dimostrare di esserlo.

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