L’ipoteca di SuperMario: “Un ulteriore impegno dopo le prossime Politiche? Non precludo nulla”

Ha scelto New York, Mario Monti.

Si sapeva benissimo che – prima o poi… – una parola “vera” sull’ipotesi da tanti temuta e da tanti (Grande Centro in testa) agognata, il Monti-bis, l’ex rettore della “Bocconi” l’avrebbe detta.

Adesso, dalla Grande Mela, il suo attesissimo virgolettato, al Council of Foreign Relations: «Non mi presenterò alle elezioni, non ce n’è bisogno perché sono senatore a vita», ha rammentato lui (il famoso gesto compiuto dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per evitare che a guidare un Governo tecnico in un momento assolutamente insidiosissimo per il futuro del Paese fosse un non-parlamentare).

«Ma sarò là – ha aggiunto – e, se si creeranno circostanze per cui potrò dare un aiuto dopo le elezioni, non precludo nulla».

Testualmente: «Non precludo nulla».
Se non è un’ipoteca su Palazzo Chigi, nelle condizioni date, poco ci manca.

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