Confindustria / c – Porto di Gioia, l’appello: modificare la “legge 84”

Porto di Gioia Tauro, tematica mille volte dibattuta…
A maggior ragione, all’assemblea annuale di Confindustria Reggio Calabria, nella relazione del “padrone di casa” Andrea Cuzzocrea era inevitabile che fpgtosse così.

Messa in luce la professionalità nell’affrontare il trasbordo delle armi chimiche siriane, auspicato il definitivo addio alla «fase degli annunci e delle passerelle», il presidente di Confindustria Reggio ha rivendicato con forza l’istituzione della Zes, la Zona economica speciale da intendersi quale «area “tax free”, come unico vero strumento per attrarre investimenti e creare sviluppo e occupazione».

Ma soprattutto ha caldeggiato l’ipotesi che il governo Renzi «modifichi la legge 84/94, che non è più capace di soddisfare le esigenze attuali». Si tratta, per la cronaca, della normativa di riordino della legislazione in materia portuale: nel gennaio di 20 anni fa, tale riforma scardinò le commistioni tra soggetto di controllo e concessionario ma, soprattutto, demolì il monopolio delle Compagnie portuali aprendo le porte all’avvento della libera concorrenza.

Già un paio d’anni fa la cosiddetta legge Filippi-Grillo (dal nome dei due “papà”, del Pd e dell’allora Pdl rispettivamente) avrebbe dovuto cambiare in profondità la “legge 84”, in particolare con l’istituzione di un fondo pari al 3% dell’Iva e delle accise generate proprio dai porti italiani per finanziare gli interventi d’adeguamento delle strutture portuali: poi, però, non se ne fece nulla

Adesso, la considerazione di base confindustriale è che «le infrastrutture portuali costituiscono l’ossatura su cui si articola e prende forma lo sviluppo locale, purché le infrastrutture e i servizi garantiscano accessibilità e connessioni».
Prioritario dunque, in questa chiave, che il sito pianigiano risulti «strategicamente e sistematicamente interconnesso alle reti infrastrutturali e le filiere integrate, produzione-logistica e distribuzione». 

Un pensiero su “Confindustria / c – Porto di Gioia, l’appello: modificare la “legge 84”

  • 4 Ottobre 2014 in 23:07
    Permalink

    If your firm is growing rapidly, highly leveraged and unable to meet bank covenants, or is you just have curse of growing too quickly (.
    ^This gave rise to Multiple Indicator Approach whereby all the above factors are
    analysed while framing monetary policy. We would venture to say that the overall cost of production varies greatly in Canada depending on which province is utilized, via labour and other geographical incentives.
    The more risk you have the less favorable terms or financing you will get.

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *